La mente.

 

Il secolo che si apre è stato chiamato secolo della mente, forse più per
contrapporsi al passato che per effettiva presunzione di poter diventare
futuro. Si ha l’impressione che il Novecento abbia portato a termine due
grandi aspirazioni: la prima è il dominio dell’uomo sulla natura(sia con lo
sfruttamento delle risorse ambientali che è giunto ad un momento di non
ritorno,sia con la scissione dell’ atomo che ha mostrato enormi energie,
anche distruttive) e la possibilità di utilizzare forme di ingegneria sociale
per costruire modi di vita migliori( si tratta di modificare l’ uomo
ricorrendo a progetti e agli strumenti di realizzazione dell’ ingegneria
sociale). La fine di queste ideologie e il rispetto della natura portano l’
attenzione sugli uomini, che viene rafforzata grazie anche agli sviluppi
cognitivi e con lo studio delle funzioni mentali e la loro simulazione sul
computer. Affrontare oggi il problema della mente vuol dire cercare di
offrire un quadro unitario di questi sviluppi.
Immaginiamo di essere un’extraterreste di una civiltà più evoluta di quella
aliena. Il nostro compito più difficile è quello di illustrare l’evoluzione
biologica di questa specie. Osservando come questi esseri interagiscono tra
loro e con l’ambiente, scopriamo che l’uomo è capace di costruirsi delle
rappresentazioni semplificate del mondo e mantenerle in memoria, poi è
capace di agire secondo programmi impostati su questi modelli.
Sapendo che ogni uomo sa costruire dei modelli esemplificati del mondo
esterno possiamo presupporre, quindi, a tre capacità che definiremmo
livello zero, chiamato così per che noi possediamo dei robot capaci di
percepire e pensare a questo livello. Livello zero:
1)costruire un modello del mondo in cui agire
2) capacità di programmare che cosa fare
3) capacità di eseguire questo programma
Gli umani inoltre sono dotati di autoriflessione , sanno cioè decidere sul
come muoversi nel mondo esaminando i contenuti della mente. Essi sanno
mettere un modello nell’altro e questa capacità di autoinclusione permette
loro lessico viene chiamato : coscienza, autoriflessione, mediazione ecc. l’
extraterrestre riassume così questa seconda capacità :
livello 1: capacità di costruire un modello: di livello 0.
Il confronto tra i diversi punti di vista delle persone , ci permette di
determinare quella che noi chiamiamo : intelligenza sociale che
presuppone di mettere un modello dentro un altro per almeno tre volte. L
auto inclusione di modelli non può essere infinita perché la memoria
umana ha dei limiti. Le capacità del livello 0,1 e 2 le chiamiamo mentali.
Possiamo dedurre che gli uomini sono dotati di mente a differenza dei
robot.
-Gli esseri umani non hanno tutti lo stesso livello di intelligenza.
Prevediamo tre livelli :
livello 2: non capire gli altri
livello 1: non capire se stessi
livello 0: non capire il mondo
Il livello 2 lo incontriamo sotto forma di egocentrismo, mancanza di abilità
sociali e incapacità di decentramento.
Noi preferiamo cambiare la realtà esterna per non soffrire troppo. Le
emozioni intervengono per cancellare gli aspetti della realtà. Preferiamo a
nostra insaputa la stupidità alla felicità. La stupidità riguarda la nostra
capacità di capire come funziona il mondo. Esempio : se faccio X( faccio
un voto, prendo medicine ecc.) allora succederà Y(guarirò). Questo è il
massimo grado di ingenuità o creduloneria, credere che la semplice
esecuzione di X condurrà sicuramente all’effetto Y. Comportamenti meno
stupidi sono quelli di confrontare il numero di quelli che guariscono con
con Y con il numero di quelli che guariscono comunque non facendo X.
Ciò fa dedurre che la larga maggioranza dell’umanità crede in modelli del
mondo esterni e di comportamento altrui che non hanno nessuna
giustificazione razionale. La stupidità consiste nel non mettere in dubbio le
proprie convinzioni.
È accertato che gli esseri umani possiedono una mente che opera a più
livelli e che essi sono in grado di comunicare tra di loro. Come funziona il
linguaggio? Nella mente umana è presente la memoria che contiene le frasi
che siamo in grado di capire e di dire. Il cervello non immagazzina tutti gli
enunciati possibili della lingua italiana, un magazzino di questo tipo
sarebbe troppo grande, il cervello si limita ad immagazzinare le migliaia di
parole che costituiscono un lessico di una lingua. Esse vengono depositate
nella memoria, anche sotto forma di schemi per economizzare lo spezzo in
memoria. Nella mente ci sono dei “mattoni”(parole) e degli schemi che
permettono combinazioni appropriate, cioè dotate di senso.
Gli esseri umani hanno una mente perché sanno usare una grammatica
mentale. Essa può entrare in gioco anche in enunciati privi di senso, la cui
assurdità non dipende dalla forma ma dal significato delle singole parole.
Essa è fondamentale per capire il linguaggio e permette la costruzione e la
comprensione di frasi che non abbiamo mai udito in precedenza. La mente
umana interagisce grazie alle sue conoscenze con le informazioni che le
giungono. Per quanto riguarda l’immagine, noi crediamo che nella testa si
formi un’immagine della cosa vista. Forse è il cervello a guardare i
modelli mentali? Esso non ha alcuni organi visivi quindi dobbiamo anche
in questo caso introdurre una sorta di grammatica visiva per spiegare come
percepiamo il mondo.
Le scoperte delle leggi che regolano la grammatica mentale (linguistica e
percettiva) sono recenti. Per molto tempo l’uomo ha pensato che alle sue
capacità in termini non mentali. Riteneva dia vere un’anima e di poter
accedere ai suoi contenuti tramite coscienza. Ancor oggi molte persone
ritengono sorprendente che gli esseri umani non siano in gradi di
conoscere per via introspettiva il funzionamento dei vari livelli di
intelligenza.
Antonio Damasio era un grande scienziato e sottopose una giovane,S., a
un esame, una sorta di fotografia degli organi interni, pezzo per pezzo.
Dall’esame emerse che due parti del cervello,amigdala, erano quasi del
tutto calcificate. Le foto mostravano due zone più scure. In tutte le altre
parti il cervello erano normale. fatta questa scoperta Damasio si mise a
studiare le capacità del paziente e scoprì che aveva sempre un
atteggiamento positivo ed ottimistico e sembrava che a S. erano
sconosciute sensazioni di paura e rabbia. allora affidò il caso al suo
collaboratore Ralph Adolphsche che dedusse che. S. non era capace di
riconoscere le espressioni di paura in fotografie di visi umani e non
riusciva a simulare sul suo viso espressioni di paura né a riconoscerle in
altri. S. ad un livello intellettuale sapeva descrivere la paura, ma non la
provava. Damasio concluse che la causa biologia era identificata nella
calcificazione. Questa storia ci fa sorgere una domanda: abbiamo bisogno
di affiancare alla concezione di cervello quella di mente?.la risposta è SI.
Se Damasio fosse stato il nostro extraterreste, non avrebbe capito la
situazione di S. Egli potrebbe capire il funzionamento del mondo da una
descrizione fisica, ma non da un punto di vista naturale, dove la natura
include anche la mente umana, che non è essere descritta sulla base delle
trasformazioni del mondo fisico in corrispondenza delle azioni umane.
L’extraterreste si deve spostare ad un livello di intelligenza2: anche se
riuscisse a capire come funzionano corpi e cervelli non per questo
riuscirebbe a dare un senso alle loro azioni. Consideriamo un
elettrodomestico : cellulare. A differenza del nostro cervello possiamo
sapere sulla composizione materiale ma è più difficile descrivere il loro
funzionamento a meno che non siamo tecnici o progettisti dello stesso, noi
non facciamo descrizioni in termini fisici. Noi li trattiamo come se
avessero una mente. Ad oggi quindi si crede in una relazione tra mente e
funzionamento del cervello.